UNO PSICHIATRA DEL CAZZO - 4° capitolo - Belluno Trasgressiva

UNO PSICHIATRA DEL CAZZO - 4° capitolo - Belluno Trasgressiva

Ha tirato fuori il cazzo ancora duro e viscido di umore vaginale e mi ha osservato mentre facevo quel che mi chiedeva.
Quindi ha cominciato a incularmi con un dito, due, quattro e poi ha inserito facilmente tutto l'uccello ansimando come un maiale. C'era qualcosa di quasi animalesco nella sua voce. 
- Aaaaah... Penso di non resistere ancora per molto... Mmmmmh... mia moglie non è brava come te...
Sono rimasta sorpresa che menzionasse la moglie in questa situazione. Non sapevo come reagire. 
- Silenzio... so che non ti faccio male... lascia che goda anch'io e sarò un perfetto gentiluomo...
Stavo lì, col culo sottosopra, mentre un uomo di 20 anni più grande di me, cioè il mio psichiatra, mi sfondava il culo.
Sembrava essersi risvegliato il mostro che era in lui, mentre si muoveva lentamente, poi un po' più veloce. Sentivo il buco dell culo che bruciava, ma lui mi distraeva toccandomi il clitoride fino a quando, godendo di nuovo, il mio bacino ha vibrato così tanto che mi pareva di avere delle convulsioni.
Per fortuna, presto anche lui ha dato gli ultimi colpi e ho sentito il suo caldo sperma riempirmi. Poi l'ha tirato fuori, mi ha guidato la testa verso il cazzo e me l'ha fatto pulire con la lingua, proprio come un gentiluomo!
Ci siamo seduti per qualche minuto senza dire una parola, finchè qualcuno ha bussato alla porta chiusa a chiave. Era il prossimo paziente. 
- Due minuti e sono da lei...
Ha gridato Vittorio. I miei abiti si erano quasi asciugati. Mi sono vestita in fretta e sono andata verso l'uscita.
- Ketty?
Ha mormorato lui sottovoce.
L'ho guardato con aria interrogativa.
- Non hai dimenticato qualcosa? 
- E cosa? 
- I soldi.... 
Da mesi andavo da lui per guarire dai miei sensi di colpa e dalle mie ossessioni sessuali, e anche stavolta, dopo avermi scopato in tutti i buchi e i modi possibili, si aspettava che lo pagassi? 
- Fottiti stronzo! Vuoi che telefoni a tua moglie?
- No, ok ok... non rovinarmi...
Era tutto strano... mi sentivo confusa... non sapevo cosa avrei fatto davvero. Ho girato la chiave e sono corsa fuori dalla porta.

FINE?

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