• Pubblicata il
  • Autore: U40
  • Pubblicata il
  • Autore: U40

La finta ingenua - Belluno Trasgressiva

Salve mi chiamo Ugo, ho 40 anni e sono vedovo da 8. A parte qualche familiare stretto, non ho molti contatti con gli altri e a volte ho bisogno di sfogarmi un po’ e lo faccio attarverso la penna. Probabilmente non mi trovo nel sito adatto x parlare di certe cose, a parte x un’episodio della mia vita capitatomi nella scorsa estate. Ringrazio colui o coloro che mi danno la possibilità di scrivere quanto segue e premetto che ciò che sto x raccontare è vero a parte i nomi dei personaggi x motivi di privacy. Per arrivare a raccontarvi dell’episodio dell’estate scorsa devo tornare un po’ indietro nel tempo e precisamente all’estate del 1978, quando io avevo 14 anni e conobbi una ragazzina (Abela) anch’essa 14enne e già con un bel fisico. E’ stato il mio primo amore. Qualche giorno dopo esserci conosciuti, ci siamo fidanzati e la fortuna volle che anche se a settembre andammo in scuole diverse (io ragioneria, lei liceo), ci vedevamo in ingresso e in uscita dalle lezioni perché le 2 scuole erano vicine. Mi innamorai perdutamente di lei, anche se poco alla volta l’amore si affievoliva sempre di +. Arriviamo così a cavallo tra la fine del 78 e l’inizio del 79, in quel periodo iniziai a notare che tra me e Abela qualcosa non andava e qualche amico di troppo mi mise la pulce nell’orecchio dicendomi:”Stai attento a quella, ti nasconde qualcosa”. In effetti io e Abela non ci vedevamo spesso, a parte fuori dalla scuola e spesse volte marinavamo per stare un po’ insieme anche se oltre a baci non succedeva niente. Così dopo svariate volte che cercavo chiarimenti in lei x via di comportamenti strani, non veniva mai esaudita la mia richiesta così nel febbraio del 79 (a marzo avrei compiuto 15 anni), la lasciai. Da quel momento non volli + sapere di lei e iniziai a frequentare 3 amici, Valentino che aveva 17 anni, Walter 16, e Antonio sempre di 16. Insieme scorrazzavamo x la città in 2 sui motorini a sfottere le ragazze. Un mercoledì mattina di aprile sempre del 79, marinammo la scuola e Valentino, il + grande di tutti e un grande figlio di puttana, disse sorridendo agli altri:”Che ne dite se stasera ci andiamo a divertire da quella???”, io ero titubante xke non sapevo di cosa stessero parlando, mentre gli altri 2 risposero:”Si andiamo da quella puttana che fa bene i bocchini, così facciamo divertire anche Ugo”. In effetti io ero l’unico vergine della compagnia e mi premeva farlo. Andavo avanti a seghe e non ne potevo + e chiaramente solo crescendo capì che a quell’età era normale. Così Valentino chiamò a casa della donna da una cabina telefonica e prese appuntamento x la sera stessa alle 20:00. Io tutto profumato e un po’ timoroso, andai insieme agli altri a casa della donna. Ci venne ad aprire una bella donna bruna sui 35 anni con una vestaglietta trasparente con tanto di reggiseno e slip in pizzo con calze nere a rete e tacchi a spillo, quasi svenni nel vederla, ci fece entrare e salutò 2 uomini sulla 50ina che stavano andando via e poi si rivolse a Valentino, che evidentemente era un abituale frequentatore, e disse:”Ciao Vale, da chi cominciò e inoltre volete fare un ‘orgia o preferite venire 1 alla volta?”, Valentino, sorridendo e indicando me disse:”Prima lui, è di primo pelo e ha bisogno di un po’ d’esperienza, trattamelo bene, a noi penserai dopo col solito servizio”, e la donna mi prese x mano e mi tirò dicendo:”Vieni bel giovanotto, ti faccio vedere la gatta nera”. Entrammo nella stanza, ed io ero già duro, mi disse di rilassarmi e mi calò i pantaloni e le mutande e quando vide il mio cazzo in tiro disse:”Anche se sei molto giovane hai già un bel cazzo, ora ti faccio vedere di cosa sono capace”, e inizio a succhiarmelo avidamente e così tanto che mi fece venire molo presto e lei fece quasi in tempo a tirarlo fuori dalla bocca che le venni in faccia. Poi si pulì il viso e mi spinse sul letto, iniziò a spogliarsi lentamente fino a rimanere nuda e non potevo fare a meno di osservare il suo seno prosperoso e la sua fica nera e pelosa, poco dopo salì sul letto e si mise su di me iniziando a scoparmi. Non rimasi molto, circa una ventina di minuti e la donna disse:”per ora va bene così, magari torna + spesso che ti insegnerò altre cose, ora fai entrare gli altri e magari se ti va puoi anche guardare e masturbarti mentre penso ai tuoi amichetti, e uscire quando vuoi dalla stanza”. Per curiosità chiamai gli altri e mi sedetti a guardare x circa mezz’ora come i 3 amici si stavano scopando quella porca e mi masturbai x ben 2 volte, poi non ce la feci + ed uscìì dalla stanza e mi misi in attesa che uscissero x andare via. Mentre attendevo, diedi uno sguardo all’appartamento, che non era grande e qualche giornale porno, erano verso le 22 che i 3 amici non uscivano e li sentivo ancora scopare e ad un certo punto sento aprire la porta di casa e con molta sorpresa e meraviglia mi si trovò di fronte Abela, e subito dissi:”Ma che ci fai qui?”, lei:”Tu cosa ci fai qui! Questa è casa mia”, io capì che quella donna che era di là era la madre e iniziai a ricordare le parole di qualche amico e subito lei mi prese x mano e mi portò in un’altra stanza e mi raccontò che il padre era in galera e la madre era costretta a prostituirsi x garantirle un po’ di futuro, mi vergognavo di essere in quel posto, e mi disse che anche lei si prostituiva e stava tornando proprio da una uscita con un uomo di 45 anni. Appena i 3 amici uscirono dalla stanza e Valentino pagò la donna offrendoci la serata (lui era ricco), scappai via e x tutta la serata non facevo che pensare ad Abela. Da quella sera iniziai a frequentarla nuovamente e stavolta solo x sesso, tra lei e la madre. Così arriviamo a settembre del 79 quando mi apprestavo ad andare al 2° anno della ragioneria e una mattina, mentre ero con gli altri a chiacchierare fuori la scuola, intravidi nella folla, una ragazzina, non bella, con gli occhiali, che mi intrigava, ed Abela che era con me, mi vide che la stavo guardando e disse:”Che fai ora guardi anche le secchioni?”, io:”Chi è quella?”, lei:”Sta in classe mia, ma è solo una secchiona e sfigata”, io, allontanando Abela da me dissi:”Stai zitta e smettila di criticare sempre, sei solo una puttana”, lei mi guardò e disse:”Sei uno stronzo” e andò via. A quel punto cercai di conoscere quella ragazzina e così mi avvicinai a lei e per parlarle e le diedi da dietro una piccola spinta, tanto da farle cadere i libri che aveva in mano e subito disse:”Ma non ci vedi?”, io mortificato, mi chinai dicendo:”Lascia faccio io”, presi i libri da terra e glieli diedi e dissi:”Scusa, mi hanno spinto, posso offirti da bere al bar x farmi perdonare?”, lei con timidezza:”Non devi farti perdonare niente, sono cose che capitano, cmq accetto volentieri un succo di frutta”, e così andammo al bar e ci presentammo, si trattava di Francesca, con la quale mi fidanzai. Io ero ben messo fisicamente e tutte le ragazze invidiavano Francesca xke stava con me. Mi ero innamorato di nuovo, ma stavolta era diverso, sentivo qualcosa in +. Così da quel giorno sono stato con Francesca fino alla maturità, ovvero nel luglio del 1983. Nel corso delle superiori, Francesca iniziò a diventare sempre + bella e quando si diplomò era una ragazza ambita da tutti, ma sempre + innamorata di me. Dopo la maturità ci fu un periodo in cui non ci vedemmo +, perché dovetti partire x il militare e seppur ci scrivevamo, ad un certo punto non ricevevo + le sue lettere e pensai che aveva trovato un altro e così mi davo da fare con altre donne. Qundo terminai il servizio di leva nel 1985 (avevo 21 anni), incontrai nuovamente Francesca e subito le chiesi:”Ma che fine hai fatto? Sei sparita nel nulla”, lei rispose:”Mio padre ha scoperto le lettere che mi scrivevo con te, e sai che è un po’ all’antica e me le ha date di santa ragione”. Io sentendo le sue parole tremolanti e quasi in lacrime risposi:”Voglio ricominciare la vita con te, adesso sei maggiorenne e puoi anche presentarmi ai tuoi”. Così un giorno fui invitato a pranzo a casa sua e conobbi i suoi genitori e la sorella + grande, già sposata e con una bambina di 1 anno, Alessandra. Da quel giorno, non ho + smesso di stare con Francesca e all’età di 28 anni, nel 1992, ci siamo sposati senza avere figli. Nel frattempo nostra nipote Alessandra cresceva e si stava affezzionando sempre di + a me e Francesca. Poi la mia vita è cambiata drasticamente nel settembre del 1996, una sera, mia moglie ed un’amica andavano avanti con l’auto, io le seguivo con un furgone carico di pacchi appartenenti all’amica x un trasloco, e ad un incrocio, un tir prese in pieno l’auto di mia moglie che morì sul colpo insieme all’amica e le vidi morire davanti ai miei occhi e scopri che era anche incinta di 2 mesi. Da quella sera iniziai ad andare in depressione, stavo male e anche se avevo tanto conforto da amici e parenti, la persona che mi stava sempre vicino, dimostrandomi il suo affetto era Alessandra, che all’epoca dell’inicdente aveva 12 anni. Ogni volta che la vedevo, vedevo mia moglie in quanto lei le somiglia tantissimo. Grazie ad Alessandra ho ripreso a vivere, non so come abbia fatto, ma è incredibile come una bambina, con la sua semplicità ti faceva star bene con te stesso. Mi ha dato la forza x andare avanti, e ricordo spesso quando lei aveva 5/6 anni che la sera ogni volta che tornavo da lavoro voleva cenare con me e Francesca. Infatti abito in una villetta su 2 piani in periferia, e l’appartamento sopra di me è abitato proprio dalla famiglia di Alessandra. Lo cresciuta come una figlia e ricordo che era ancora viva mia moglie ed Alessandra scherzava dicendo che quando sarebbe cresciuta voleva sposarmi, e tutti noi ci ridevamo su, facendole capire che non era possibile. Ora arriviamo ai giorni nostri. Mia nipote oggi ha 20 anni ed è proprio una bella ragazza e molti maschi le vanno dietro, e fino all’estate scora mi sembrava una ragazza ingenua, e spesse volte parlo con lei proprio dei suoi “amori”. Con i suoi genitori parla poco o niente, si è sempre confidata con me. E una volta mi mise in imbarazzo chiedendomi:”Zio ma sei mai stato con una ragazza della mia età?”, io risposi:”Alla tua età ero fidanzato con la povera zia Francesca e non lo mai tradita.”. Lei poi divagò su altre cose e un giorno la madre, mia cognata, mi disse:”Domenica prossima io e mio marito andiamo al matrimonio, mi dai uno sguardo a Francesca? Magari pranzate insieme così sto + tranquilla”, io:”Va bene, per me non ci sono problemi” e così una domenica di fine giugno scorso, mia cognata e il marito lasciarono Alessandra sola a casa x andare al matrimonio. La notte tra sabato e domenica non dormi molto e feci uno strano sogno, dove mi vedevo su un letto, e sopra di me c’era una donna nuda , e scopavamo ma senza vedere il volto. Mi alzai un po’ sconvolto verso le 10:00 del mattino, mia cognata era già andata via, mi feci una doccia, indossai una canotta e dei pantalonici e bussai su ad Alessandra e le dissi che sarei andato in centro e poi sarei rientrato a casa x l’ora di pranzo. Così verso le 12:30 rientrai e salì direttamente a casa di Alessandra, che mi venne ad aprire vestita in modo molto scollato e provocatorio indossando un minitop che metteva in evidenza il suo seno, una minigonna cortissima e un paio zoccoli. Quando la vidi, non so perché ma iniziai a vederla in modo diverso, non la guardavo come se fosse mia nipote, ma come una ragazza qualsiasi. Facemmo 2 chiacchiere e l’aiutai a preparare la tavola, mentre lei riscaaldava il cibo preparatogli dalla madre. Da come si muoveva sembrava proprio che avesse tanta voglia di scopare, ma era pur sempre mia nipote. Le chiesi cosa avesse fatto la sera prima, dicendomi che era stata in pizzeria con amici e che si era scocciata tantissimo. Fino a quel giorno la credevo ancora vergine. Dopo pranzo, l’aiutai a sparecchiare e lei disse:”Zio se ti va di riposare un po’ sai che cè il letto”. La lasciai a lavare i piatti, mentre io mi andai a sedere sul divano guardandola mentre lavava. Ad un certo punto lei lascia cadere una posata a terra e si chinò a 90° e non potevo non vedere, accorgendomi che addirittura era senza mutandine, vedevo la sua fica rossa e pelosa sporgere, inziai ad eccitarmi, lei si girò verso di me e vide la mia faccia e sorrise, capì che avevo visto tutto. Nel frattempo sentivo il mio cazzo indurirsi e il gonfiore nei miei pantaloncini era sempre + evidente. Terminati i piatti, si asciugò le mani e girandosi verso di me, strofinandosi una gamba con un piede disse:”Zio ti senti bene? Ti vedo strano, stai arrossendo e cos’è quel gonfiore che hai tra le gambe?”, sapeva di cosa si trattava, faceva la finta ingenua, io con voce tremolante risposi:”Non è niente, vorrei riposare un po’”, lei si avvicina e dice:”non credo che voglia riposarti, zio”, e si inginocchia mettendomi una mano tra le gambe, io:”Ma che fai? Dai smettila, ti prego!!”, lei:”Non preoccuparti zio, rilassati, voglio solo farti star meglio”, e in poco tempo mi abbassa i pantaloncini e le mutande e alla vista del mio cazzo di 20cm, non si fa pregare ad imboccarlo, a quel punto esplodo nel mio erotismo + puro e le metto una mano tra i capelli spingendo la sua testa sul mio corpo, e dissi:”Chi se lo sarebbe immaginato quanto sei zoccola”, da come lo faceva si vedeva che non era la prima volta, sapeva bene cosa fare, era da tempo che non stavo con una donna, di lì a poco si abbassò il minitop mostrando le sue tette grosse e con capezzoli che sembravano chiodi, prese il mio cazzo e lo ripose tra le tette, agitando il tutto, lei ansimava di piacere, in quel momento non la vedevo + come nipote, ma come chissà quale donna, avevo tanta voglia di scoparla e così mi alzai, la presi in braccio e la feci sedere sul tavolo allargandole le gambe, le presi i piedi e iniziai a leccarla da li, tutte e 10 le dita dei piedi ad 1 ad 1 fino a salire sulle cosce e ad arrivare alla sua fica bollente dove le penetrai tutta la lingua mentre le toccavo il seno, poi di colpo presi il mio cazzo duro e iniziai ad infilarglielo scopandomela alla grande. Dopo averla pompata un po’ la presi nuovamente in braccio rimanendo col cazzo dentro, mi sedetti su una sedia e iniziai a farla andare su e giù, lei urlava di piacere come una vecchia troia, il suo seno balzava davanti a me e lo leccavo avidamente. Poi dopo un bel po’ la feci scendere e le ordinai di appoggiarsi al tavolo, la curvai a 90° e di colpo le infilai la mazza dietro e mi accorsi che era sverginata anche lì. Quella che credevo fosse una ragazza ingenua, invece era ed è una gran puttana, mentre spingevo iniziai ad insultarla dicendo:”Sei una puttana” e lei x niente infastidita mi incitava e diceva:”Sono la troia di zio, fammi godere maiale”, e così continuò x un bel po’ fino a quando quasi esausto tirai fuori il cazzo, la presi di forza x i capelli, la feci inginocchiare e dissi:”Succhia ancora e bevi tutto zoccola”, e le spinsi il cazzo in bocca con violenza tirandole forte i capelli, quasi la stavo facendo strozzare, ma poco dopo, lei quasi voleva tirar fuori il cazzo, ma io glielo impedì e le sborrai totalmente in bocca e la feci bere, poi glielo tirai fuori e dissi:”Ora continua a leccare”, e le sborrai nuovamente in faccia, imbiancadole il viso e i capelli, ero un fiume in piena, e lei continuava ad assaporare il mio caldo liquido. Da quel pomeriggio, mia nipote mi sta sempre alle calcagne e vuole sempre scopare e mi ha anche chiesto di fare sesso con me e altri uomini insieme. Non so se l’accontenterò. Grazie x aver letto la mia storia. Ciao.

Vota la storia:




Iscriviti alla Newsletter del Sexy Shop e ricevi subito il 15% di sconto sul tuo primo acquisto


Iscrivendoti alla newsletter acconsenti al trattamento dei dati personali come previsto dall'informativa sulla privacy. Per ulteriori informazioni, cliccando qui!
31/05/2006 19:38

clà

Ciao Ugo, volevo dirti che mi dispiace molto per tua moglie che hai amato e amerai ancora un sacco visto come ne parli, ma tua nipote è proprio zoccola, donne così ti lasciano in un certo senso senza parole.Va bò, un salutone

27/10/2013 23:59

tommi

ciao e una storia unpo triste xke ti ecapitato tutto qullo ma poi tua nipote ti a solevato vorei sapere ora tu e tua nipote fate ancora del sesso

25/06/2007 19:54

Gel

Ma è Una storia vera?

Per commentare registrati o effettua il login

Accedi
Registrati