HO INCULATO MIA SUOCERA – capitolo 4° - Belluno Trasgressiva

HO INCULATO MIA SUOCERA – capitolo 4° - Belluno Trasgressiva

Ho cominciato a penetrarla più forte e mia suocera gemeva e si contorceva, ansimava. Ha smesso di resistere e ha ottenuto un grande orgasmo. Solo allora mi sono lasciato andare anch'io e le ho eiaculato dentro.
Nel fine settimana, ovviamente, non è successo nulla. Mentre mia moglie e la bambina erano al centro commerciale, sono andato in cucina dove Matilde lavava i piatti, mettendomi dietro il suo enorme culo, le ho afferrato le tette e lei mi ha dato uno schiaffone. Si è molto arrabbiata, ha detto che ero un imbecille perché sua figlia poteva tornare da un momento all'altro. E aveva ragione.
Però lunedì mattina il desiderio è ritornato. Quando siamo rimasti soli, speravo ardentemente di avere di nuovo quelle tette in bocca.
Presto la suocera è comparsa nella stanza, si è tolta la vestaglia e la camicia da notte, mostrando senza vergogna il suo corpo voluminoso. Si è raccomandata di comportarmi bene, ma non appena si è messa nel letto, le ho palpato le tettone come un polipo.
Poi ho provato qualcosa di nuovo. Mi sono inginocchiato vicino al suo viso e ho cercato di metterle il cazzo in bocca. All'inizio ha riso rimanendo con le labbra chiuse mentre le attraversavo, finché non le ha aperte e l'ha leccato. Le risate sono finite e la vecchia si è divertita a farmi un pompino squisito. L'ho scopata in bocca e sono venuto un po' in gola e un po' sulle mammelle.
Le piaceva farlo, così è diventato un classico, come la masturbazione, ma non la penetrazione in culo e in fica. Anche se una volta c'ero riuscito, quelle pratiche erano regolarmente respinte.
Tuttavia una mattina, dopo l'immancabile pompino di apertura, di colpo sono sceso fino alla vulvona, sfregando la faccia come su un panno bagnato. Sul momento lei ha provato a tirarmi indietro, ma quando non c'è riuscita, anche se un po' nervosa, mi ha lasciato fare. Ho esplorato quel guscio peloso dai peli chiari e diradati, con grandi labbra lunghe e rugose, divorandole con passione fino al clitoridone. Matilde si è abbandonata al piacere, sentendo la lingua di suo genero invadere la sua intimità. Le ho mentito dicendo che mi sarei limitato a leccarla e che non l'avrei scopata, ma quando ho sollevato la testa e ho visto quella vecchia grassa e tettona con le gambe aperte, la vulva bagnata dai suoi succhi e dalla mia saliva, non ho resistito. Ho cercato la posizione migliore e ho inserito il mio pene spaventosamente rigido e violaceo fino in fondo. Le ho sollevato le coscione e ho continuato a perforarla senza pietà. Ormai, anche l'ultimo baluardo era definitivamente caduto. Lei mormorava frasi sconce senza più alcun ritegno.
- Aaaah... aaaaaah... non sai da quanto tempo non scopavo... adesso recupereremo il tempo perduto... uuuuhmm... come ce l'hai grosso...

CONTINUA

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